IL RITORNO
Da qualche giorno mi prende la voglia di ritornare da Gino, essendomi trovato più che a mio agio sono tentato di provare nuovamente la stessa esperienza e forte dalle sue parole che posso tornare quando voglio così che ieri salito in auto e dopo aver percorso diversi km alle 9,20 ero di fronte al suo portone eccitato ma nello steso tempo turbato da un suo possibile rifiuto ad accogliermi parcheggio l’auto e mi avvicino al portone suono sul campanello solo due cognomi e allora tento ne suono uno il primo in alto mi risponde l’amico lo riconosco dalla voce le chiedo scusa ho sbagliato chi sei mi chiede un amico del signor Gino capito mi risponde e che in questo momento non c’è quando torna gli chiedo settimana prossima ma strano che ti abbia fatto venire e allora le spiego velocemente il motivo della mia presenza che lui mi aveva detto di presentarmi quando volevo e non avendo un suo recapito telefonico ho provato a presentarmi mentre parlo comincia a gocciolare e non ho l’ombrello avviso che devo andare con un po di rammarico spiego peccato ho fatto km per nulla confido all’amico il quale mi dice di aspettare dopo qualche minuto sento aprire il cancello vedo l’amico in costume da bagno a pantaloncini li riconosco ne ho un paio identici e zoccoletti di plastica dove hai l’auto nel piazzale lasciala pure dove entra mi dice entro e mi chiude il portone alle spalle ci avviciniamo alla prima porta di ingresso mi dice di aspettare si signore rispondo non chiamarmi signore chiamami zio va bene zio entra ed esce quasi subito in mano un sacchetto nero dell’immondizia mi dice di mettermi nudo e togliere tutto catenina e orologio stessa prassi di Gino e di mettere nel sacco lo chiudo con un nodo e mi dice di tenerlo in bocca e di seguirlo percorriamo il cortile ed entriamo nel garage si toglie il costume mi prende il sacco dalla bocca e lo appoggia sul pavimento mi ordina di inginocchiarmi e me lo mette in bocca inveendomi addosso mi chiede di succhiare lo faccio mi prende la testa spingendomela verso di lui il suo cazzo anche se non si raddrizza e abbastanza lungo da finirmi in gola ho un primo cenno di vomito cerco di tirarmi indietro ma lui mi spinge vomito e tossisco che scrofa che sei mi dice si zio rispondo si gira ordinandomi di leccargli il buco del culo lo faccio affondo la lingua all’interno del suo buco e lui lo approva lo sento gemere ho il cazzo duro mi eccito gli appoggio il cazzo sul polpaccio mi ordina di togliere il mio cazzo dal suo polpaccio dandomi della vecchia scrofa ubbidisco chiedendo scusa e ricevo uno schiaffo in faccia troia mi dice chi ti ha ordinato di smettere di infilarmi la tua schifosa lingua dal mio buco del culo scusi zio rispondo stenditi sul pavimento allarga bene le gambe e le braccia più in su queste braccia e mi colpisce con il piede nudo sul fianco e sulla coscia la schiena appoggiata al terriccio il garage ha terra come pavimentazione si mette con i piedi sopra le mia braccia non sento particolare dolore non è robusto anzi la sua bassa statura e il corpo esile ma con un bel cazzo lungo anche se ammosciato comincia ad abbassarsi fino a farmi entrare in bocca il suo cazzo e si china verso il mio prendendomelo in bocca è molto bravo a succhiarmelo che in pochi secondi ho la prima erezione ma continua mente da parte mia sto dando il massimo per sentirlo godere sento la voglia di assaggiare il suo sperma ma so che è particolarmente lungo a godere nel frattempo godo per la seconda volta si ferma un attimo e riprende sono sudato quando sento entrare le dita dello zio nel mio buco del culo mi muovo eccitato lui non smette di succhiarmelo devo ammettere che è un grande bevitore di sperma a quel punto spingo con la bocca fuori il suo cazzo e mi dirigo verso il suo buco del culo lo zio capisce e me lo porge tenendosi le chiappe aperte in modo che il suo buco mi arrivi già semi aperto affondo con facilità la mia lingua roteandola all’interno dello sfintere e muovendola avanti e indietro come un cazzo che scopa il suo culo passa del tempo quando lo sento gemere sta godendo mi toglie il culo dalla bocca e mi mette il cazzo faccio in tempo a bere un po di sperma si sposta da un lato con il dito raccoglie lo sperma che mi ha imbrattato il torace e il collo e me lo mette vicino alla bocca io lo lecco e lo ingoio bravo troia ti piace vero si rispondo sono stanco e sudato lo zio mi chiede se voglio essere frustato si zio rispondo va bene scrofa vado a prendere la frusta da Gino tu intanto mettiti a quattro zampe come una cagna e aspetta mi giro e prendo la posizione nel frattempo lo zio si alza ed esce nudo dal garage passano alcuni minuti e rientra con una frusta in mano manico con dei filamenti intrecciati sono di pelle nera e comincia a colpirmi la schiena sulle scapole e sul culo si mette dietro e facendola roteare mi colpisce il cazzo e le palle facendomi sussultare grido di dolore d’istinto chiudo le gambe allarga le gambe scrofa mi impone lo zio e allargo atri tre colpi sempre sul cazzo e sulle palle mi chiede quanti anni ho 63 rispondo non ho sentito bene quanti 63 con un mezzo urlo due colpi sulla schiena uno dietro l’altro mi convincono ad essere ubbidiente e non alzare la voce lo zio smette sale sulla mia schiena appoggia i suoi piedi sopra i miei polpacci e mi tiene per i capelli ordinandomi di fare un giro all’interno del garage lo faccio bravo mi dice ora fanne un’altro e lo faccio senza esitazione mentre faccio il giro comincia a riempirmi di domande da dove vengo se sono sposato se ho altri padroni chi mi ha inculato quanti ne prendo e rispondo subito senza pormi problemi dal canto suo mi racconta di Gino che ha qualche anno in più di me e poi mi dice la sua età 78 portati bene rispondo ora non mi tira più altrimenti la tua fichetta sarebbe stata dolorante peccato rispondo ne avrei avuto piacere poi si appoggia sulla mia schiena portandosi la sua faccia a fianco della mia e la sua bocca sulla mia e comincia a leccarmi le labbra da parte mia ricambio e sento la sua lingua entrarmi in bocca e rotearsi attorno al mio palato ummm mormora hai la dentiera si rispondo un pò malamente la sua lingua mi impedisce di parlare bene si sposta mi ordina di fermarmi e mi dice di toglierla lo faccio la poso sopra il sacchetto nero che è la prima parte pulita che trovo accanto a me poi mi ordina di riprendere a girare questa volta si stende sulla mia schiena e mi prende con la mano il mento alzandomelo e portandosi la mia bocca sulla sua e ritorna a darmi bacetti ummm lo sento mormorare e ricambio sento che i piedi si sollevano e vanno ad infilarsi all’interno delle cosce sul cazzo che era semiduro e comincia a masturbarmelo con i piedi la sensazione è stupenda subito mi ritorna in tiro lo zio mi mormora senza togliere la lingua dalla mia bocca ti piace scrofa si rispondo continua a girare non ti fermare mentre si muove e sento il suo cazzo sulla schiena dopo forse dopo aver percorso tre giri godo e lo zio mi dice di continuare sono sudato e stanco ma ampiamente soddisfatto percorro diversi giri sudando e stancandomi anche se non vado veloce comincio a cedere lo zio mi toglie la lingua dalla bocca e si solleva posizionando nuovamente i piedi sui polpacci ti è piaciuto scrofa si rispondo fermati mi ordina e si alza prende della corda appesa al muro mi dice di farla passare sopra la trave con l’aiuto di un lungo bastone di legno e con non poca facilità riesco a farla passare sopra la trave e mi lega le mani poi tira la corda facendomi restare solo con le dita dei piedi appoggiati al pavimento aquel punto la fissa ad uno degli anelli fissati al muro e mentre lo fà mi dice che una volta legavano gli a****li come te scrofa adesso pensiamo alla tua fichetta mi dice grazie zio rispondo esce sempre nudo passano alcuni minuti e ritorna con un barattolo e una radice all’interno immersa in un liquido lo estrae e si mette dietro la schiena mi apre le natiche con la mano e mi infila la radice sul subito non sento nulla ma dopo pochi secondi mi sento bruciare e il bruciore continua sempre più mi dimeno ma le sberle sul culo e sulle cosce mi impongono di stare fermo supplico lo zio di togliere quella radice lo zio sorridendo mi dice di stare bravo che è solo zenzero e che se sto fermo per 5 minuti me lo toglie comincio a pensare ad altro ma il bruciore aumenta comincio nuovamente a supplicarlo poi con una spinta di culo lo espello facendolo cadere a terra ma il bruciore mi rimane lo zio si indispettisce del mio gesto e prende la frusta usata precedentemente e comincia a frustarmi mettendosi di lato al mio corpo mi colpisce con un colpo alla schiena e facendo roteare il polso subito un secondo colpo sullo sterno e cosi via abbassando il tiro vengo colpito dalle scapole ai piedi con un colpo posteriore e uno anteriore quando finisce i segni sono evidenti e vanno a coprire quelli ricevuti da Gino solo due settimane prima il corpo mi cede sono sfinito sudato e stanco lo zio butta per terra la frusta si avvicina mi prende per i capelli alzandomi il viso contenta scrofa mi mormora si rispondo ormai stanco comincio a cedere quando un rumore di uno scooter si ferma e sento aprirsi il portone che essendo di ferro cigola sento lo zio dire la rompiballe di mia sorella ti lascio riposati rimette il costume a pantaloncini e esce chiudendo il portone del garage rimango zitto non penso a niente la stanchezza sembra avere il sopravento mi addormento e solo un bisbigliare fuori dal portone del garage non so quanto tempo sia passato una voce femminile che chiede allo zio come mai è chiuso il portone lo zio le dice che lo aveva chiuso Gino e di non aprirlo la donna ribatte dicendogli che Gino era fuori da quasi una settimana e che gli sta nascondendo qualcosa no niente risponde lo zio e di colpo si spalanca il portone del garage mi trovo di fronte una donna piccola ma robusta indossa un vestito con maniche corte e hai piedi delle infradito sta fumando quando mi vede si avvicina non sembra molto sorpresa nel vedermi bravo Nino dice fuori il gatto il topo salta chi è chiede allo zio uno dei tanti di Gino io comincio a nascondere il volto girandomi dal lato opposto ma la donna mi prende per i capelli riportandomi con il volto verso di lei cosa fai ti nascondi porcone ti vergogni di me non mordo anzi a differenza di Gino e di lui indicandomi lo zio sono la più normale ma dimmi sei nuovo di questa zona si rispondo come hai conosciuto mio fratello al sexy shop due settimane fà quanti anni hai 63 rispondo e a me quanti me ne dai non so 50 porcone no ne ho 65 ti piace la figa si rispondo ma preferisco i cazzi che tenero mi risponde vedo che Nino non te li ha risparmiate cosa gli hai fatto per farlo incazzare così di solito a lui piace prenderlo e giocare con i cazzi a differenza di mio fratello Gino che lui si diverte a punire e poi a scopare vi classifica degli schiavi del piacere mentre parla e rispondo fuma buttandomi in faccia il fumo della sigaretta mettilo comodo Nino si avvicina alla corda e la slega lasciandomi appoggiare i piedi e fissa la corda nello stesso anello poi dice a Nino di andare a prenderle delle candele e di chiudere il portone riferendosi al garage appena chiude la donna mi ordina di alzare il piede lo faccio alzo la gamba all’indietro e mi spegne la sigaretta sul tallone lascio scappare un urlo di dolore ti ho fatto male mi chiede con un sorrisino ironico no Signora zia chiamami zia siamo in famiglia quante volte sei venuto non ricordo zia non le ho contate penso un sei sette volte ma molti non sburravo più e si mette a ridere non intendevo le volte che hai goduto ma che sei venuto a trovarci scusi e la seconda dimmi porcone ti piace vestirti da donna non lo mai fatto zia rispondo sai devi capire che il piatto che mangi quando ti fermi devi guadagnartelo e vista l’ora ti fermerai qui da noi a mangiare sai oggi mi fermo tutto il pomeriggio con Nino. il marito e i il figlio sono fuori a pescare e io tre volte a settimana vengo a mettere un po di ordine in casa faccio la lavatrice e riordino e una schiava che mi aiuti non la rifiuterei sei libero si rispondo allora non hai problemi sai adesso voglio darti piacere non pensare male non mi faccio scopare da te anche se ti piacerebbe mi dice con voce ironica e sessuale io rimango zitto uno schiaffo in faccia e la donna che mi ripete ti piacerebbe vero come affermazione si si certo rispondo che porcone in quel momento il portone del garage si apre e Nino entra consegnando alla zia alcune candele preso l’accendino no risponde Nino sbrigati sei il solito idiota devo dirti tutto come pensi che le accenda portami una sigaretta Nino senza rispondere ma sentendolo che la manda a quel paese esce la zia comincia a graffiarmi sul torace che con le frustate ricevuto sento dolore emetto dei gemiti di dolore ho carino mi dice senti dolori si rispondo capito porcone e comincia appoggiarmi le unghie sulle spalle e poi le fa scivolare fino alle caviglie lasciandomi i segni delle unghie grido dal dolore sentito male no rispondo e si appoggia dietro questa volta appoggia le unghie sulle scapole e scende fino ai talloni e le mie grida sono più acuti no no non va bene così porcone le tue urla mi danno fastidio in quel momento entra Nino la sorella gli dice di frustarmi che sono stato scortese ad urlare durante le sue attenzioni Nino prende la frusta e comincia a colpirmi con forza usando lo stesso modo precedente dietro e di fronte facendo roteare la mano ma questa volta si ferma sul cazzo si avvicina devo continuare scrofa mi dice sempre con un sorrisetto sadico no ti prego zio la zia nel frattempo ha acceso la candela e la sigaretta e comincia a farmi colare la cera ma non si trova bene le gocce cadono più sul pavimento che su di me allora chiede a Nino di tenermi le gambe in avanti facendomi prendere la posizione inclinata le gocce cadono tutte sul corpo e nelle parti volute dalla zia è doloroso ogni goccia che cade sembra un ago che mi punga alza e abbassa la mano facendomi cadere le gocce più sono vicine e più sono dolorosa i capezzoli l’ombelico e il cazzo sono tra i punti più utilizzati ad ogni goccia dopo averla lasciata alcuni istanti raffreddare la zia la toglie usando le unghie mi muovo e trattengo il grido lasciando uscire dei gemiti flebili che si confondono sembrano miagolii e dei latriti ma sono versi che mi escono dalla bocca che a me servono per sopportare meglio il dolore ma che bravo il mio porcone dice la zia ridendo poi lascia la candela e chiede a Nino se vuole farsi scopare perchè gli chiede Nino dopo per qualche giorno non so se ci riuscirà risponde ridendo ma sono stanco e il sudore mi cola su tutto il corpo Nino risponde no la prossima volta perchè ritorni vero rivolgendosi a me si zio siete fantastici allora vai a prendere degli abiti di quella troia Nino ride chi le deve mettere il porcone a bene risponde troia e scrofa vanno d’accordo e portali qua Nino ormai trasformato dal padrone che si era presentato ad una schiavetta al servizio della sorella esce la zia si mette in ginocchio di fronte a me toglie la sigaretta dalla bocca e la getta a terra poi mi prende il cazzo e comincia a menarmelo con una mano e toccandomi le palle con l’altra comincio ad eccitarmi nonostante la stanchezza le sue mani delicate e sapienti riescono a farmelo raddrizzare comincio ad avere i primi stimoli di godimento quando mi appoggia l’indice e il medio della mano sx sulla parte sx del cazzo e idem con la mano dx nella stessa posizione è un attimo un terribile attimo sento le unghie delle due dita penetrarmi sul cazzo e tirarle verso la cappella lancio un grido di dolore ma subito dopo continua con solo due dita sopra il cazzo e la parte sotto rimangono dei graffi provocandomi alcune leggere lacerazione graffi che danno dolore mi agito mentre la zia mi dice di non urlare se non voglio provare il sale no rispondo il sale no so che sarebbe più doloroso bravo adesso per qualche giorno niente puttane solo seghe mi dice ridendo mi lascio andare le gambe si afflosciano sono stanco cerco di tenere aperto gli occhi ma sono stanco e affamato e comincio a sentire il bisogno di bere lo chiedo adesso berrai tutta l’acqua che vuoi ora come ti dicevo prima devi meritare il pranzo si rispondo mi libera e senza accorgermene cado sul pavimento non essendomi accorto che mi stava slegando tirati su come ti ha chiamato Nino scrofa si scrofa ripete si zia scrofa mi alzo e dolorante e stanco usciamo dal garage e andiamo verso la porta di Nino mi fanno indossare un grembiule di quelli usati dalle donne di casa arriva appena sotto il ginocchio e di qualche numero di taglia più abbondante di quella che porto io mi mettono un paio di orecchini a forma di anelli con clips guardalo mormora la donna a Nino uguale a quella troia se fosse più robusto sarebbe meglio ridono la zia e lo zio ma anche cosi la mia scrofa è piacevole ripete lo zio con uno sguardo profondo tra la zia e lo zio capisco che allo zio gli siano venute le voglie la zia mi prende per mano e mi indica la camera da letto dello zio vai che arriva io comincio a salire sono stanco stremato non ho per niente voglia di farmi palpare e fare pompini ma come per inerzia raggiungo la camera mi tolgo il grembiule e mi sdraio sul letto con le gambe e le braccia aperte dopo alcuni minuti entra lo zio nudo sale sul letto e mi mette la lingua in bocca si appoggia sul mio cazzo io le chiudo le gambe toccandogli con i talloni il culo e mi muovo le piace ma non mi tira anzi aveva ragione la zia il solo fregarsi sul mio cazzo graffiato mi provoca dolore ma sopporto emanando i gemiti che sembrano di piacere ma sono di dolore mentre Nino mi dice scrofa ti piace si rispondo ancora riempimi la bocca di sperma subito scrofa si trascina fino a mettermi il suo cazzo molle in bocca e quasi subito mi riempie di calda sperma che ingoio mi dice di girarmi senza esitare come un oggetto mi volto tenendo le gambe aperte stanco lo sento infilarmi le dita nel buco e muoverle godi mi dice scrofetta io fingo un finto orgasmi e poi mi addormento stremato quando mi sveglio sono nel letto nudo dolorante mi alzo indosso il grembiule ed esco dalla camera chiamando zio e zia nessuno risponde entro in una stanza aprendo la porta e trovo la cucina vedo l’ora le tre esco nel cortile e vedo lo zio che sta arrivando ben sveglio esclama rientra che devi mangiare rientro in casa lo zio arriva ed entriamo in cucina mi mette sul tavolo un piatto con delle carote e zucchine bollite non hanno gusto sono insipide misi siede su una sedia io rimango in piedi vicino a lui mentre mi palpa il culo mi porge prima le carote e poi le zucchine in bocca finisco di mangiare mi chiede se ho sete si rispondo prende una brocca e la riempie d’acqua e mela porge io comincio a bere alza un pò troppo la brocca e mi rovescia addosso dell’acqua bevi piano scrofa e mi da una sculacciata vieni siediti sulle mie gambe scrofa mi siedo e comincia a toccarmi il cazzo vuoi ancora delle carote e zucchine si rispondo in quel momento entra la zia che subito esclama svegliato riposato vuole ancora carote e zucchine siavvicina alla pentola prende le carote con le mani e due zucchine le mette nel piatto e lo zio comincia ad imboccarmi cosa diamo prima la carotina ho lo zucchino alla scrofa la zia risponde dagli la carotina alla scrofa e li vedo come un gioco sadico vogliono umiliarmi e in parte ci riescono la zia prende una carota e con le mani la schiaccia e mi porge la stessa mano dicendomi di pulirla bene e comincio a leccarla e mangiare li pezzi di carota tolti dalle mani della zia bravo il mio porcone quando finisco mi dice che sono stato bravo e che merito un premio prende dal frigo un pacchetto di wurstel lo apre e ne prende uno arriva fino alla bocca poi ritrae la mano no meriti di più apre le gambe e mette sotto il vestito il wurstel dopo essersi abbassata le mutandine mi guarda e mentre muove il braccio la vedo fare sforfie con la bocca poi estrae il braccio e mi mette in bocca il wurstel mangia porcone e io mangio senza esitare mentre mangio la zia solleva il vestito e alza le mutandine per un qualche secondo le vedo la fica la zia se ne accorge e mi dice ti piace vero si rispondo ma non è per te tu puoi solo sentire il gusto e ride mentre lo zio continua ad imboccarmi quando ingoio l’ultimo pezzo di zucchina lo zio mi chiede se voglio altro si se è possibile certo sentito zia la scrofa vuole altro glielo preparo subito una bella zuppa per la scrofa e prende dal pensile una busta di pane gratuggiato un recipiente di plastica e mette dell’acqua e versa il contenuto della busta di pane lo mescola con le mani formando un impasto e me lo porge in bocca io mangio comè mi chiede e di tuo gradimento si zia buonissimo rispondo continua tu a dargli da mangiare rivolgendosi a Nino la zia si alza e si risciacqua le mani le asciuga si accende la sigaretta poi con voce dura chiede a Nino di uscire dalla cucina mentre apre l’acqua del lavello e mette il tappo Nino esce e dietro a lui anche la zia che quasi subito rientra con un asciugamano in mano e lo immerge nel lavello che a quel punto e quasi pieno di acqua mangia alla svelta mi dice io comincio a mangiare più velocemente la zia si toglie le mutandine e mi lega le mani dietro schiena ma non è sicura e cosi si affaccia sulla porta della cucina chiamando Nino che subito risponde e le chiede di andare a prendere da Gino le manette si va bene risponde rientra in cucina ma ci ripensa ed a voce alta mi dice che andiamo in garage va bene rispondo penso già che vuole scopare e sono preoccupato per il dolore che devo sopportare avendo il cazzo graffiato ma nello stesso tempo non nascondo che mi eccita al unto che il cazzo mi diventa semiduro prende una bacinella da sotto il lavabo e la riempie di acqua recupera l’asciugamano intriso e gocciolante di acqua e lo mette nella bacinella mi libera le mani mi ordina con voce dura e sadica di prendere la bacinella e di seguirla lo faccio usciamo in cortile e incontriamo Nino che nel frattempo era andato a recuperare le manette cambio programma mormora alla zia pensa hai cazzi tuoi la risposta che le viene data dalla zia e da parte dello zio parte un schietto vaff,,,,,, entriamo in garage mi avvicino ad un anello mi dice di posare la bacinella e di inginocchiami mi mettono le manette e con una corda legano la catenella delle manette all’anello con più nodi a quel punto la zia con modi duri dice allo zio di uscire si toglie il vestito e il reggiseno rimanendo completamente nuda si avvicina toccandosi figa e mi mette la mano sulla bocca e parte sul naso chiedendomi se sento l’odere della figa vogliosasi lo sento peccato che tu non possa assaggiarla e comincia a passarmi vicino alla bocca io cerco di allungarmi per leccargliela con la lingua ma lei si ritrae indietro e vado a vuoto si muove sadicamente il mio cazzo è gia duro con un piede me lo tocca gioca co pollice del piede sul mio cazzo duro e voglioso di prendere la figa non mi importa il dolore sono eccitato ma la zia abilmente e sadicamente si muove in modo che quando sembra che riesca a leccargliela lei si divincola lasciandomi sempre a bocca asciutta l’eccitazione è al massimo e la zia lo vede si mette dietro mi ordina di aprile le gambe e si siede sulla schiena mettendomi i piedi sopra i polpacci nella stessa posizione presa dallo zio al mattino da un momento all’altro mi aspetto che i suoi piedi mi stringano il cazzo facendomi sburrare comincia a muoversi strusciando la figa sulla mia schiena partendo dalle natiche strusciando fino al collo tenendomi ferma con le mani la testa per evitarmi che possa leccarle la figa lo fà per diversi minuti su e giù dal culo al collo e viceversa il suo peso non mi è indifferente diversamente dello zio che essendo più leggero di peso ne sopportavo meglio ma sento il desiderio di penetrarla ma lei abilmente lo evita vengo solo con il movimento del cazzo che provoco nel tiraggio poi sento le unghie delle dita dei suoi piedi appoggiate alle mie cosce sotto le natiche comincia a farle scendere provocandomi piacevole dolore probabilmente dovuta all’eccitazione questa volta il dolore e meno forte più sopportabile mi bacia dietro il collo e con una mano mi tocca il cazzo lo stringe e subito godo mentre sento le unghie toccarmi dietro le ginocchia e fermarsi si alza si mette il vestito e raccoglie il reggiseno e le mutandine ed esce rimango fermo nella posizione passano minuti non sento arrivare nessuno poi dei passi sulla ghiaia e rientra lo zio che si avvicina ridendo prende l’asciugamano lo arrotola e comincia a colpirmi sul culo i colpi fanno male sei una schifosa mi ripete puttana solo una puttana mi ha detto che hai cercato di scoparla scrofa no non è vero ripeto mentre i colpi mi fanno male con te la frusta e butta via l’asciugamano usando la frusta i colpi sono forti chiedi pietà schifosa e comincio a supplicarlo di smettere si ferma cosa avete fatto mi domanda solo una sega nulla di più in quel momento entra la zia si avvicina e sorridendo mi accarezza la testa da bravo confessa che cercavi di leccarmela sarà meno duro sopportare la punizione sai mi spiace lasciarvi sarei rimasta volentieri a vederti soffrire e mi appoggia il piede sulle braccia bacialo porcone e lo bacio leccalo e lo lecco mi toglie il piede e saluta Nino una carezza sulla mia testa e un arrivederci ti voglio qui fra tre settimane esatte e chiedi della zia sono stata chiara si rispondo con un manrovescio mi colpisce la guancia si cosa mi chiede si zia bene bravo ricordati sono sicura che ti rivedrò poi si gira verso Nino e le dice te lo lascio a te divertiti ridendo ci sentiamo stasera si ciao risponde Nino ed esce sento mettere in moto lo scooter e chiudere il portone e da quel momento Nino comincia a mettermelo in bocca facendomelo arrivare fino in gola provocandomi numerose volte il vomito e riempiendomi il viso di sperma ma questa volta non mi pulisce e la fa seccare in faccia dura parecchio tempo tra cazzo in gola e sculacciate abbinando le sculacciate con le dita nel culo per poi mettermele in bocca e succhiarle questa pratica per diverse volte il mio cazzo diventa numerose volte duro per poi ammosciarsi e ritornare duro fino al momento che mi libera dalle manette lasciandomi i segni hai polsi e a calci in culo facendomi camminare a quattro zampe mi riporta in casa dai fatti cavalcare e mi sale in groppa sulla schiena e mi sega con i piedi vengo sporcando il pavimento di sperma nel giro successivo mi ordina di fermarmi e pulire con la lingua senza farlo cadere dalla schiena durante il giro mi sculaccia poi mi mette il suo cazzo in mezzo alle natiche appoggiato al buco del culo con le sue ginocchia mi stringe le chiappe e appoggia le dita dei piedi sui i miei polpacci e si muove piano lo sento godere con gemiti e tremori sintomi di orgasmo dai continua a girare non ti fermare scrofa sei fantastica dopo diversi giri mi ordina di fermarmi scende e me lo rimette in bocca lo succhio andando su e giù gode ma non ha più sperma da irrorarmi in bocca mi dice di andare a farmi una doccia entro in bagno mi faccio una doccia esco dalla doccia bagnato e mi mette fuori dalla porta con le mani sulla testa e gambe unite sono in piedi ora rimani ad asciugarti al sole si zio rispondo sento le auto passare fuori sulla strada motorini e moto alcune passare veloci altri meno veloci la giornata è calda e mi permette in poco tempo di asciugarmi ma rimango in attesa che lo zio mi dia il permesso di rientrare stanco ma ampiamente soddisfatto dolorante in particolare i graffi della zia sul cazzo mettendo il bagnoschiuma sopra mi ha fatto sussultare dal bruciore al punto di risciaquarmi subito con acqua la zia aveva ragione niente puttane solo seghe e penso per più giorni ma sono soddisfatto vengo distolto dai miei pensieri quando Nino mi chiama e sempre nudo ma lavato lo vedo dai capelli bagnati vuoi fermarti a cena sono stanco e stremato la doccia mi ha ravvivato un pò ma la giornata è stata lunga e piena di imprevisti che mi hanno portato a dure punizioni e una buona dormita mi rilassa va bene risponde Nino vieni che ti metto a dormire lo seguo ritorniamo in casa ed entriamo in una camera piccola usata da ripostiglio mi mette una coperta sul pavimento con un cuscino riposati mi dice mi stendo sulla coperta e mi addormento quasi subito quando mi sveglio mi alzo ed esco Nino e seduto sul divano parla al telefono televisore acceso vedo il notiziario della notte sono le 23,20 Nino mi fà cenno di avvicinarsi continua a parlare non smette sempre con cenni mi indica di sdraiarmi sulle sue gambe mi sdraio con la testa adagiata sul suo cazzo ammosciato mi mi infila il braccio sotto la testa e mi porta con la bocca sul suo capezzolo e comincio a succhiare sono indolenzito in alcuni posizioni i graffi mi danno fastidio alcuni lividi e segni della frusta misti hai graffi sono visibili su gran parte del corpo mi metto su di un lato con il corpo appoggio il braccio dietro la sua schiena e le accarezzo la schiena mentre con l’altro braccio piegato le massaggio il capezzolo opposto a quello che sto succhiando e continuo quando posa il telefono chiudendo la conversazione mi chiede se dormo con lui rispondo di no come vuoi dai dammi un’ultima leccatina al buco del culo prima di andartene mi alzo e lo zio si stende sul divano gira con il culo in alto le apro le natiche e comincio a passargli la lingua affondandola nel buco poco alla volta per un tempo di mezzora poi lui stesso mi dice di fermarmi non ha più voglia lo ampiamente soddisfatto mi vesto ed esco da casa di Nino lo saluto con un bacio ed è nudo mi apre e mi dice di aprire solo il necessario per uscire poi mi richiude il portone con diverse mandate salgo in auto arrivo a casa in camera mi spoglio e vado a dormire mi sveglio il giorno successivo a meta mattinata mi alzo dolorante i segni della frusta sono ancora visibili come le unghiate inferte dalla zia oggi la passero a casa ma non escludo di farmi qualche sega e penso già al lungo tempo che dovrà passare per arrivare al nuovo appuntamento con gli zii e la zia sono contento di aver trovato le persone giuste non importa se sono veramente fratelli e sorella ho cugini ho semplici amici l’importante è rimanere appagati entrambi del resto questo fà parte del gioco ma con il pensiero di cosa mi aspetterà fra tre settimane .