Amateur

TONIA LA TETTONA
-succhiami il cazzo- le dissi.

non so come avessi fatto quella sera a trovarmi con le mani affondate nei suoi capelli ricci e a spingerle la testa verso il mio ventre.
sarà stata la birra che avevamo bevuto al pub,o il fatto di esserci rincontrati dopo chissà quanti anni,ma io ci stavo veramente bene appoggiato al tronco di un’albero nel retro del locale dove si sentivano ancora gli assoli di chitarra che la band suonava live.
lei era una mia vecchia conoscenza di una decina di anni prima,bassina,sul metro e sessanta,capelli castani ricci e folti,occhi neri,seno prorompente e un culo perfetto;una bomba sexy,me la ricordo poco più che ventenne,frequentavamo lo stesso corso di salsa;era sempre stata un mio pallino ma non avevo mai avuto l’occasione giusta.

gli carezzavo i capelli e la spingevo dolcemente sul mio cazzo,lei piegata sulle ginocchia per non sporcarsi nel terriccio chiuse gli occhi e ingoiò tutta la mia banana eretta,fece su e giù senza aiutarsi con le mani,poi morse la cappella,leccò tutta l’asta e subito se lo infilò di nuovo in bocca
-guardami mentre succhi-le dissi
aprì gli occhi e mi fissò mentre con la testa scendeva sul cazzò;e subito quegli occhi da cerbiatta mi riportarono indietro nel tempo ai giorni in cui la guardavo durante il corso di ballo,mentre in coppia ballavamo una bachata,gli stessi occhi da bambina
-brava-le sussurrai-sei sempre bellissima-
mi guardava e si spingeva con tutto il busto sul cazzo,inarcai la schiena,le posai una mano dietro la nuca gli infilai il cazzo in gola.
lei lo tirò fuori dopo alcuni secondi,tossì mentre un rivolo di bava gli scorreva all’angolo delle bocca
-masturbami e guardami-le dissi.

sentivo delle voci dietro di noi,ma non ci pensai nemmeno a farla alzare da lì;sbirciai dietro l’albero e vidi alcune persone a forse 50 metri da noi.
-dai ancora-
e di nuovo le feci succhiare il cazzò,ora le alzai la maglietta e scopriì quella sua quarta abbondante nascosta nel reggiseno;ne tirai fuori una e giocai col capezzolo.
mi venne in mente quella volta in cui con la comitiva andammo al mare,lei con il suo costume blù ondeggiava quelle tettone mentre giocavamo a beach volley in spiaggia;facemmo il bagno e quei suoi capelli bagnati mentre usciva dall’acqua mi procurarono un erezione che dovetti nascondere stando in acqua per molto tempo,quando poi mi chiese di farle fare un tuffo salendo sulle mie spalle mi appoggiò quelle due bombe in testa.

ero cotto di lei.ed ora me la stavo scopando.
-vieni quì voglio chiavarti-
la feci girare,le tirai giù i jeans,vidi finalmente quelle chiappe rosa che avevo sempre immaginato nelle innumerevoli seghe che mi ero tirato pensandola
-che culo,Tonia-
avevo voglia di prenderglielo a morsi quel sederone,ma non era il momento di andare per le lunghe;appoggiò le mani al tronco dell’albero,mi piazzai dietro di lei,cercai con le dita la sua figa:era umida;penetrai con le mani la sua fregna,giocherellai un pò,poi tirai fuori la mano e l’annusai.sentiì l’odore della sua fessa e spalmai i suoi umori sulla mia cappella;entrai piano,lei diede un piccolo urlo,io le misi entrambe le mani sulla bocca e iniziai a fotterla con forza,la sentivo mugugnare sotto le mie mani
-sssssssshh…stai buona,non urlare-le dissi
finalmente la possedevo,erano anni che sognavo che volevo cavalcare quella bella puledra;le lasciai la bocca e misi le mani sui fianchi e la spinsi verso il mio cazzo,i suoi capelli ricci si sparpagliarono su tutta la schiena
-oh si..così..-le sentìì dire quasi in un sussurro
aumentai il ritmo dei colpi mentre ora presi il seno tra le mani
-Tonia ti fotto tutta…-
la feci mettere in posizione eretta e la scopai così strizzandole le tette e leccandole le orecchie
-ti ho sempre desiderata-le sussurrai

non rispose.come ho detto non sapevo ancora perchè quella sera lei avesse voluto scopare con me.ci eravamo incontrati per caso e dopo aver bevuto parecchio eravamo usciti per fumare una sigaretta. cominciammo a ricordare i vecchi tempi e tra una parola e l’altra la baciai;fu un bacio frenetico e senza dir niente cercammo un posto dove appartarci
-ero pazzo di te-le avevo detto
-e perchè non me l’hai mai detto?-aveva risposto
-non sò,non credevo che avrei potuto interessarti-
-bisogna arrivare al momento giusto-mi rispose
dieci minuti si trovava inginocchiata davanti al mio cazzo.

ora la tenevo per le tette mentre gli scopava la fica
-OH TONIAAAAA….-ululai
tirai fuori il cazzo e sborrai sul terreno,feci un laghetto bianco,svuotai completamente le palle,mentre lei appoggiò la testa al tronco.
-wow…-disse
-ho coronato uno dei miei più grandi desideri-le risposi.